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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

calamari vongole e ceci, per riposarsi

Torno per un momento a cucinare un piatto "normale" prima di affrontare i temi gastronomici complessi e stimolanti del mese di giugno, spesso tralasciati per la fretta di guardare all'estate piena... Si arriva quasi tutti parecchio stanchi  a questo punto dell'anno, così si tende a vivere di aspettative, ignorando quasi il presente per protendersi verso una sospirata pausa estiva, che in realtà dista ancora un po'. Ma non solo giugno è ricco in cucina di nuovi spunti stagionali che vale la pena di vivere in sé e per sé invece che in prospettiva... va anche considerato il fatto che la "pausa estiva" non arriva per tutti. Vivere apprezzando il momento permette di non vincolarsi al futuro per godersi la bellezza. L'estate arriverà comunque, piano piano, per conto suo anche, senza essere caricata di promesse. Lasciamola avvicinare un passo per volta. E se siamo stanchi cominciamo a riposarci ora, con profumi gentili e gesti che sanno un po' d

l'anima ed il corpo dei babà

La prima volta che ho mangiato un babà a Napoli sono rimasta sconvolta dalle dimensioni della "monoporzione": un babà di almeno 20 cm, grondante di sciroppo ed arricchito di crema ed amarene... ed avrei dovuto papparmelo da sola! Ma quando l'ho assaggiato ho capito. Da allora a Napoli non lo ordino più a fine pasto e me lo gusto in tutta la sua potenza come unico protagonista di un momento di profonda estasi. In questo MTC  per il confronto sul  babà   proposto da  Antonietta  de La Trappola Golosa , mi sono resa conto che modificare una ricetta tanto perfetta nella sua barocca semplicità è un'impresa impossibile: il babà non può essere reinventato semplicemente perché è perfetto così... Sono partita allora da un altro concetto: il "corpo" del babà ha una pasta lievitata in sé semplice negli ingredienti ed elementare nel sapore di base. Assume la vera identità di babà nel legame con sciroppi, liquori ed accompagnamenti, ovvero quando assorbe e si lega

Milano Matsuri 2014: tiriamo un po' le somme

Non posso resistere a raccontare del Milano Matsuri 2014! Non ne ho materialmente il tempo e comincio a farlo oggi per immagini, grazie alla collaborazione di una fotografa fantastica,   La Viz . Il Milano Manga Festival a cui era collegato Il Matsuri 2014 è passato un po' in sordina in effetti, perchè la mostra sul Gourmet Manga, carinissima,  non è molto ampia e tutti gli eventi organizzati dal Matsuri hanno messo un po' in ombra le proiezioni degli anime e i workshop di disegno manga, che probabilmente agli appassionati di cultura gastronomica e tradizionale giapponese interessavano meno. Invece hanno avuto il totale consenso del pubblico gli spettacoli musicali, come il concerto di tamburi  taiko o quello di koto e shamisen, strumenti tradizionali giapponesi gli showcooking sulla cucina giapponese (tradizionale, popolare, elegante o creativa che fosse; qui nelle foto il taglio del pesce per la composizione di un piatto secondo l'arte kaiseki e la

asparagi e pesce azzurro insieme fanno faville

La raccolta di  Salutiamoci  ospitata questo mese da  Le Delizie di Feli ,  parla di asparagi . Nella mia zona crescono i pregiati  asparagi di Cantello , che si servono di solito o con burro fuso e grana o con uova al tegame.  Ovviamente lo scopo di Salutiamoci e ricostruire in modo creativo dei sapori interessanti con i prodotti di stagione ma evitando tutti quegli ingredienti che non portano benefici alla salute. Ed abbandonando latticini e uova... cosa meglio del pesce azzurro da abbinare agli asparagi?  Certo non posso contare su un prodotto autoctono e mi sposto decisamente a sud alla ricerca di un pesce dalla polpa dolce e delicata come quella degli asparagi. L'amore con il pesce sciabola scatta al primo incontro sul bancone della pescheria. Insieme a lui gli asparagi di Cantello faranno faville... Peccato che nel frattempo mi sia vista scippare da sotto il naso l'ultimo mazzo di asparagi locali nella cesta dell'ortolano. Ma era anche sera all'ora di chiusu

Milano Matsuri 2014

Non sono sparita dal mondo, sto solo dedicando 24 ore al giorno  del mio tempo a questo... Sabato 24 e domenica 25 maggio alla Fabbrica del Vapore di Milano, dalle 11 alle 22 torna il  MILANO MATSURI , festival di gastronomia e cultura giapponese. I matsuri sono feste folcloristiche che durante l’anno attirano centinaia di persone nelle strade e nei parchi di tutto il Giappone per celebrare in riti collettivi il legame profondo dell’uomo con la natura, rapporto che ha radici nella religione shintoista e nel culto delle divinità  Kami , identificate con gli elementi naturali. Ogni festival ha un particolare significato ed elemento tipico del matsuri è la festa che si tiene attorno al tempio della divinità locale: processione di carri, danze, canti tipici, suonatori di taiko (i tamburi tradizionali)  e, come nelle feste patronali italiane, varie forme di divertimento: giochi per bambini, spettacoli, dimostrazioni sportive e artistiche. E, ovviamente, le  yatai ,

fragole nascoste

Sarò breve: ho saputo con gioia che ci sono altre due settimane di tempo per  Per un Pugno di Mandorle , la raccolta di  Stefania  che chie de ricette  gluten free a base di mandorle (e, possibilmente, aceto balsamico) e che avrebbe dovuto terminare il 30 aprile.  Con un po' di tempo davanti ho potuto quindi divertirmi a ripescare una ricetta tra le tante che mi erano venute in mente ma che poi non avevo più proposto... e che mi sa continueranno ad infestare questo blog anche a raccolta terminata, tanto il tema si è rivelato stimolante. Non paga delle  zucchine  quasi-salate con latte di mandorle dolce della proposta precedente, anche qui gioco miscelando due ingredienti che dovrebbero tradizionalmente essere uno salato ed un altro dolce ma che a mio parere si abbinano  perfettamente  entrambi a mandorle e balsamico, oltre a costituire un connubio interessante tra di loro: gamberi e fragole... Fragole nascoste tra gamberetti e mandorle, con profumo balsamico ingredienti

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!