Passa ai contenuti principali

radiofonicamente: insalata di agrumi e ricottina calda con Popogusto e il Calendario del Cibo Italiano


Eccomi di nuovo a partecipare, per il Calendario del Cibo Italiano dell'MTC, alla collaborazione con Popogusto, la trasmissione di Radio Popolare che accompagna il mercato alimentare a filiera corta di piccoli produttori con grandi qualità professionali, 
quello che si tiene ogni sabato a Milano nei suggestivi chiostri dell'Umanitaria, in via San Barnaba, 46. 

Dico "di nuovo" perchè già a novembre, nell'alternarsi di blogger del Calenario in trasmissione, era capitato di essere ospite in una puntata che parlava di formaggi di capra. Questa volta invece si tratta di agrumi, da declinare in una ricetta semplice e gustosa, che rispetti ed esalti i prodotti di stagione. La raccontiamo in diretta venerdì 26 gennaio alle ore 17, per cui sarà poi facile, se l'idea stuzzica, recarsi al mercato di Popogusto il sabato mattina e procurarsi gli ingredienti per eseguirla a casa.

L'immagine può contenere: frutta e cibo

Per l'occasione ho pensato una rivisitazione di un classico della cucina siciliana invernale: l'insalata di arance e finocchi, a volte proposta come antipasto, a volte come contorno. Al posto di olive nere e condimento classico ho pensato di introdurre un ingrediente sempre tipicamente siciliano, le mandorle, che insaporisse in modo originale questa fantastica accoppiata. 

Ho voluto includere anche altri agrumi nella preparazione, quelli che è più comune trovare sui banchi di questa stagione, e completare il tutto con una piccola ricottina calda, per un contrasto sia di sapore che di consistenze che di temperatura che ne facesse decisamente un antipasto, leggero ma sfizioso.


Ricottina calda al limone e mandarino su arance, finocchi e spinaci, con pesto di mandorle agrumato

ingredienti per 4 persone:

2 arance
1 mandarino
1 limone
1 finocchio
100 g di spinacini freschi
16 mandorle (c.a 60 g intere, 20 g sgusciate)
200 g di ricotta
1 uovo
4 cucchiai di olio extravergine di oliva (più 1 goccio per gli stampi)
1 cucchiaio di olio di mandorle
sale
pepe nero al mulinello


Lavorare la ricotta con l'uovo, la scorza grattugiata finissima di mezzo limone e mezzo mandarino, un pizzico di sale una bella grattata di pepe. 


Distribuire in quattro stampini da muffin leggermente oliati e cuocere in forno statico a 180 °C per circa 40-45 minuti.


Intanto pelare le arance e il limone e tagliarne gli spicchi al vivo, raccogliendo in una ciotolina il succo di limone che ne cola. 


Affettare il finocchio al velo e ridurre gli spinaci a julienne, eliminando i gambi più duri. Tostare le mandorle, sgusciate ma non spellate, in un pentolino rovente fino a che cominciano a profumare.

Versarle in un frullatore con un cucchiaio di succo di limone e uno di mandarino e azionare le lame; unire a filo l'olio di oliva e quello di mandorle, fino ad ottenere una salsa densa e cremosa. Salare con parsimonia e pepare abbondantemente.


Per una versione pratica riunire in un'insalatiera spinaci, finocchi, spicchi di arancia e di limone e condirli con il pesto di mandorle. Dividere in piatti individuali, disporre una ricottina calda su ognuno, in piedi o rovesciata, e servire.



Per una presentazione più formale disporre nei piatti individuali un sottile strato di spinaci, poi uno di finocchi e distribuirvi a raggiera gli spicchi di arancia e di limone alternati. Rovesciarvi sopra le ricottine, decorare con una cucchiaiata di pesto di mandorle e servire il resto della salsa a parte.

Commenti

  1. Una miscellanea gustosa. Mi ero fatta l'insalatina con finocchi, pere e noci e un pò di misticanza o con la variazione pere in aranci ma non è andata molto bene per il mio...stomaco. Gli acidi assieme alle verdure e poi formaggi non li reggo. Se trovo le spinacine piccole per mangiare crude condite con il pesto e due picchi di arancio io ci provo. Il formaggio caldo un altro giorno. Sono difficile...lo so e si chemi dicono che ho lo stomaco di ferro :) :) Boh. Buona serata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti direi: lascia freddare la ricottina, che resta gustosa lo stesso, e assaggia l'insieme, compatibilmente con le tue caratteristiche di digestione e di gradimento!

      Elimina

Posta un commento

post più popolari

MTC di settembre 2014: un sacco di riso!

Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento di un s

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo compran

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,

Milano matsuri: una festa popolare giapponese... sotto casa!

Il 26 maggio nessuno mi cerchi: non ci sarò! Il 26 maggio succederà una cosa bellissima, tanto che non sto più nella pelle dalla voglia che arrivi presto, e trascorrerò l'intera giornata a Milano vivendo un'esperienza giapponese davvero unica. A meno di non abitare in Giappone, intendo, cose così in Italia non si vedono spesso... A Milano tra via Keplero e piazza Carbonari (pochi passi dalle stazioni metrò di Zara o Sondrio) una domenica tutta dedicata alle tradizioni giapponesi. Non le solite che conoscono tutti, tipo sushi o manga, ma proprio quelle popolari, i divertimenti delle persone semplici che affollano una festa di piazza... insomma: un vero e originale matsuri giapponese, con le sue bancarelle, i suoi suoni, i suoi profumi ed i suoi colori! In alcune città d'Italia si sono tenuti degli eventi denominati " matsuri ", ma mai è stata ricostruita la vera atmosfera della sagra di paese giapponese, mai è stata presentata una così vasta gamma di aute

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!