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Visualizzazione dei post da agosto, 2010

le regole dei fichi

Emilio ha dodici anni. Anzi: "tredici meno un mese",  come ci tiene a puntualizzare. Il padre se ne è andato di casa l'inverno scorso e nessuno ha ben spiegato il perchè ne' a lui ne' ai due fratelli più piccoli. Forse era stufo di tre pesti di figli che correvano e gridavano tutto il giorno, mancava solo che si arrampicassero sui muri e le avevano inventate tutte per esasperare dei genitori sempre tesi per il lavoro e le noie quotidiane... Chissà se davvero è andato via per colpa nostra, pensa Emilio, che si fa le sue supposizioni ma se le tiene per sè. Daltronde se non hanno abbastanza fiducia per raccontagli che succede, come fosse piccolino anche lui quanto gli altri figli, che ci può fare? E allora, proprio perchè non capisce, ogni tanto pianta il muso o fa  i capricci come i fratellini. Aveva smesso da un po' oramai, orgoglioso di sentirsi più maturo e di saper far valere le proprie ragioni senza frignare, ma alla fine... se nessuno si accorge che lu

il silenzio di agosto

Avvertenza: questo post non contiene ricette e parla di argomenti per la maggior parte noiosi e personali. Si può tranquillamente saltare. Per tre anni l'estate non ho fatto vacanze. Nel senso che l'attività lavorativa ogni anno era sospesa per una decina di giorni al centro di agosto, ma per un motivo o per l'altro negli ultimi tre anni ad agosto non mi sono mossa. Va be', facciamo un po' di outing, tanto di questi tempi la rete è quasi deserta e non se ne accorge nessuno... Tre anni fa mi sono potuta concedere sono due giorni al mare, dopo di che motivi familiari mi hanno riportato a casa, mentre due anni fa ho approfittato della chiusura agostana per traslocare casa (dire "non mi sono mossa" in quel caso è un malriuscito eufemismo...). Lo scorso anno invece l'ho trascorso proprio al lavoro, dopo una micro-puntatina in montagna, a terminare un noiosissimo ed urgentissimo arretrato. Ma non è stata poi una grande sofferenza perchè in qualche modo

paradossi cotti

(... certo che con 'sti caspita di titoli appiccicati sopra ai post quando mai un motore di ricerca si accorgerà di me?! Mi sa che sotto sotto lo faccio apposta...) In una situazione che avrebbe dovuto essere lavoro ho davvero "conosciuto" delle persone. Quasi paradossale ritrovarsi a confrontare anime simili in un contesto tanto inaspettato. Una di queste persone forse si porterà via qualche giorno della mia estate, incredibilmente, concretamente, se appena riesco a dedicare a me stessa qualche momento in più di quanto potrei. Ma la vicenda merita un racconto a parte. Che arriverà, appena mi ci raccapezzo (che riesca o meno nell'impresa personale di scovare due giorni in più di ferie). Un'altra di queste persone mi ha donato un libro di poesie. Senza sapere del mio nick, delle mie deviazioni nipponiche, senza conoscere i colori del mio blog ne' quelli dei miei puntini di sospensione. In copertina l'opera grigioazzurra di un artista giapponese; quest

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!