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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

spaghetti con gallinacci, pomodori secchi e pepe rosso: più Calabria di così...

Ultima tappa (sigh!) del #girodeiprimi , il goloso giro d'Italia alla scoperta di condimenti per la pasta ispirati alle tradizioni regionali promosso da  Pasta di Canossa  e  La Melagranata- Food Creative Idea , che un questa occasione ci accompagna alla scoperta dei sapori di Calabria tramite il formato di pasta più classico che ci sia: lo spaghetto! La prima volta che visitai la Calabria ero bambina e con la famiglia girammo un po' la regione in auto alla scoperta delle bellezze e dei sapori locali. Mi padre rimase folgorato dal gusto piccante di molte pietanze e prodotti e da allora non ha più abbandonato la sua propensione per il peperoncino, che utilizza con abbondanza in tutti i suoi piatti... neanche fosse diventato davvero un po' calabrese inside! Un'altro profumo è per me legato indissolubilmente alla Calabria attraverso il ricordo di un'avventura a cui sono  affezionata: una giornata con mio padre nel boschi della Sila in cerca di funghi. Si cercava

Italiani all'estero per il Calendario AIFB: Bolinho Italiano dal Brasile

Per il Calendario del Cibo Italiano  di AIFB  si celebra oggi la cucina degli Italiani all'estero, di cui parla qui  l'ambasciatrice Stefania, oltre ce sul suo blog  Big Shade . Notissimi e spesso un po' strani, per chi in Italia ci è rimasto, i piatti che i ristoranti italiani di seconda generazione propongono nei Paesi stranieri come fossero tipicità del nostro territorio: fettuccine all'Alfredo, spaghetti con le polpette, spaghetti alla bolognese, scaloppine di vitello al vino bianco, saltimbocca, pollo alla cacciatora...  I nomi paiono familiari ma nella maggior parte dei casi si tratta di un piatto quasi completamente reinventato, che coniuga la memoria della famiglia di partenza con quelli che sono gli ingredienti e i gusti di chi ha in realtà trascorso la sua vita in una cultura gastronomica differente, spesso senza aver mai messo davvero piede in Italia. Ma ancora più curiosi i piatti "di famiglia", quelli che nonni e bisnonni avevano impar

delicatezza e nitore: gnocchi di patate con brasato all'acqua di cocco

Di nuovo gnocchi. Di nuovo per l'   MTC n. 59 , con a ricetta di  Annarita   de   Il Bosco di Alici  per l'impasto base, tutta la libertà di questo mondo per aromatizzazioni e condimenti. Di nuovo, per me, un monito alla morigeratezza. Dopo essermi cercata la sobrietà a tutti i costi per la mia versione degli   gnocchi ripieni , dove ho abbinato catalogna, pollo e tartufo per la farcia ed invece della salsa ho presentato un brodo di ragusano, per questa sfida sullo gnocco "normale" devo applicarmi ancora di più per ridurre ulteriormente al minimo le sventatezze dell'originalità a tutti i costi. Ho in casa le farine più strane volendo, tra cui una di arachidi e una addirittura di banane, per dire. Ma ho preferito partire da un sapore che si abbini alle patate degli gnocchi e concentrarmi sullo sviluppare con il massimo nitore quell'abbinamento. Se per la ricetta precedente, però, ero patita da un ingrediente nostrano e di famiglia, questa volta ne scelgo

storie strane di gnocchi ripieni di catalogna al tartufo in brodo di ragusano

Adoro gli gnocchi come categoria di pensiero. Inoltre seguire le regole di Annarita  de Il Bosco di Alici per preparare  gli gnocchi di patate  da lei suggeriti nella sfida MTC n. 59  di questo mese mi viene spontaneo: uso da sempre il microonde per cuocere le patate per gli gnocchi, da anni ho abbandonato l'uovo e adoro la rigatura in superficie. Oggi è perfino giovedì... e allora vai di gnocchi di patate! Quel che mi resta più difficile, in relatà, è proporre degli gnocchi "normali":  mi sono resa conto che, su oltre due dozzine di ricette di gnocchi pubblicate nel blog, ho impastato veramente un po' di tutto in forma di gnocco ma i "normali" gnocchi di patate della tradizione italiana qua dentro sono pochissimi, e mai "puri", senza cioè aromatizzanti nell'impasto. Mai come questa volta, in cui con la ricetta proposta ho molta confidenza, mi rendo conto quanto sia difficile dosarmi! Allora ho pensato di dedicarmi agli gnocchi ripieni

Piccoli sfizi coi Nergi: puntata 2

Dicevo non so più a chi poco tempo fa di quanto sia interessante sperimentare ricette con ingredienti non conosciutissimi. Lo sono i Nergi , arrivati di recente sul mercato italiano e che, se per sapore ci sono familiari quanto i kiwi, per aspetto e sostanza esistenziale sono invece davvero sorprendenti. Grazie al progetto  Nergifood  ho sperimentato   pochi giorni fa   un paio di ricette adatte a stuzzichini, di cui una per bambini, che legavano i Nergi al formaggio. Oggi invece mi dedico a quello che potrebbero rappresentare delle portate principali ed abbino i Nergi alle proteine. Se non che, in dosi opportune, possono anch'essi finire sul buffet di un insolito finger food party variegatissimo e tutto a base di Nergi... La prima di queste nuove ricette è di ispirazione vagamente caraibica, molto fresca ed aromatica, e mette in evidenza il sapore del Nergi con una nota piccantina ed i profumi del rum e del coriandolo: Insalata piccante di pollo e Nergi con ris

il Giallo della Malvasia: vino e territorio piacentino tra funghi, susine e zucca

Golosissimo spunto, quello del contest Il Giallo della Malvasia   lanciato dalla  Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini  e dalla Strada Del PO e dei Sapori della Bassa Piacentina , in collaborazione con  AIFB  e  ALMA . E non è la solita sfida con un premio al vincitore e amen, si tratta proprio di un progetto di approfondimento culturale, che inizia nelle modalità di svolgimento del contest e culmina con due giornate di confronti, laboratori, degustazioni, cooking show e speed wine tasting aperte al pubblico ad ingresso gratuito!  Tutto ciò che serve per scoprire gli aromi segreti tra Po e Appennino aspetta i golosi e i curiosi nei giorni 1 e 2 ottobre alla  Corte La Faggiola , in località Gariga di Potenzano (PC), antica struttura agricola in cui sono stati ricavati ristorante didattico, area degustazione, bottega agroalimentare e una sala convegni ispirata ai principi di Giuseppe Verdi "agricoltore innovatore". Per il pubblico una ghiotta opportuni

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!